Il Gargano, la Montagna Sacra.

 Monte S. Angelo
   

Monte S.Angelo Case a schiera
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Basilica dell'Arcangelo


La montagna da cui si guarda il mare, le selve, gli sterminati orizzonti colorati hanno reso il Gargano un luogo di ascesi e di preghiera. Non è un caso che qui l'antico culto micaelico si manifesta con tutta la sua forza nella città di Monte S. Angelo che, arroccata ad 800 m. sul livello del mare, ha legato la propria storia all'apparizione in una grotta nel 490 dell'Arcangelo Michele a cui è dedicato il santuario.
Pellegrini
 Sulla grotta dove si raccoglie per stillicidio un'acqua con la quale S. Michele opera le guarigioni, viene costruita la basilica prima dai Longobardi,  poi rimaneggiata Normanni , dagli Angioini e dagli Aragonesi. Dalla prima apparizione diviene luogo di pellegrinaggio da tutte le parti del mondo; in particolare è meta  di pellegrini  tedeschi perché l'Arcangelo Michele è il
santo patrono della Germania. 
Quello fra i Longobardi e S.Michele è sin dal primo istante un rapporto privilegiato:  i biondi guerrieri venuti dal nord identificano nell'Arcangelo l'eroe di Dio, capo delle schiere angeliche, difensore dei diritti di Dio e contribuiscono come nessun altro popolo alla diffusione del culto di S. Michele, assumendo il santuario garganico a santuario nazionale dei Longobardi.
Monte S.Angelo  La grotta dell'apparizione

Durante il medioevo il culto di S. Michele si diffonde in tutta Europa. La Sacra Grotta, insieme al Sepolcro di Gesù a Gerusalemme, alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo a Roma e al santuario di Santiago di Compostela diventa uno dei quattro grandi santuari della Cristianità. Molti i personaggi famosi che arrivano a Monte S. Angelo: S.Francesco d'Assisi trova nelle foreste garganiche il miracoloso connubio fra asprezza e bellezza, l'atmosfera migliore per l'ascesi; infatti tanti sono i monasteri disseminati tra i rovi, i boschi e i frutteti del Promontorio. Numerosi i papi  che si sono recati in visita, di cui l'ultimo è stato Giovanni Paolo II nel maggio del 1987.
S. Maria Maggiore
Molto interessante è  la visita del paese garganico che deve il suo sviluppo principalmente all'attività di accoglienza dei pellegrini, ma anche all'attività agricola e pastorale. In particolare queste ultime due determinano la nascita di nuovi quartieri, fra cui quelli delle case a schiera caratterizzate da grandi comignoli che diventano una particolarità della cittadina garganica : lunghe file di case, tutte uguali ed uniformi rese bianche dai numerosi strati di calce che da secoli vengono sovrapposti gli uni agli altri.  Il paese presenta una morfologia insediativa di "cresta" con un centro storico, il rione Junno risalente al periodo medievale ed una zona alta dove trovano posto  case e palazzi signorili e baronali disposti prevalente lungo la strada principale, il corso.  
Di interesse storico e artistico sono la chiesa di 
S.Maria Maggiore , opera romanico-pugliese del XI sec. All'interno le pareti conservano avanzi di affreschi di stile bizantino. La parte più interessante è la facciata del 1198 con un portale a baldacchino poggiante su 2 aquile e una lunetta a bassorilievo.
Il castello normanno -svevo-aragonese: sicuramente esistente già in epoca normanna, presenta tutti gli elementi dei castelli medievali
Tomba di Rotari

la Tomba di Rotari ( S.Giovanni in Tumba). Costruzione del XII del XII sec è costituita da un primo livello a base quadrangolare sul quale poggia un tamburo ellissoidale che si chiude con una cupola. Esternamente appare come una torre massiccia con finestre monofore e bifore; nell'interno archi ogivali con capitelli istoriati con scene bibliche




S. Maria di pulsano

Vallone dei Romiti
 Il santuario della Madonna di Pulsano a 8 km da Monte S. Angelo collocato sullo sperone di roccia che guarda tutto il golfo di Manfredonia è frutto dell'opera di S Giovanni da Matera. Di certo sappiamo che, a partire dal 1129, attorno a costui, nella località ora detta, vi erano 6 discepoli che nel giro di pochi mesi divennero sessanta che ben presto costruirono un grande monastero. Nei dintorni e specialmente nel Vallone dei Romiti, i monaci costruirono molte piccole abitazioni abbarbicate sulle aspre pareti della montagna dove trascorrevano lunghi periodi di solitudine assoluta nella preghiera e nella contemplazione. La comunità aveva assunto la Regola di S Benedetto, ma si dedicava anche ad un'attiva vita apostolica tra i contadini e soprattutto fra i pellegrini provenienti dalla grotta dell'arcangelo e diretti a S Leonardo di Siponto. 
La chiese in stile romanico è ricavata in una grotta naturale











S. Giovanni Rotondo

Chiesa di Renzo Piano
E' situata in prossimità del Monte Calvo, che con i suoi 1065 metri è il rilievo più alto del Gargano, in un'ampia vallata a 600 m. sul livello del mare. Un tempo semplice borgo agricolo, oggi  meta infinita di fedeli, il paese  è stato testimone del percorso religioso di Padre Pio da Pietrelcina. L'attributo Rotondo deriva dalla forma del tempietto a forma circolare risalente al III sec a.c. consacrato al dio pagano Giano e successivamente trasformato in chiesa e consacrato a S. Giovanni Battista dai Bizantini. La tradizione fa risalire l'origine S.Giovanni R. attorno all'anno 1000  ad opera dei profughi di Castel Pirigiano; sorge sulla via sacra del pellegrinaggio micaelico e sempre la strada del pellegrinaggio caratterizza la storia di questo paese in quanto nel 1916 nel piccolo convento di S.Maria delle Grazie arriva il giovane cappuccino Padre Pio. A lui è dedicata la bellissima Via Crucis, curata dallo scultore Messina, a ridosso della montagna rossa per la presenza di bauxite.  Casa Sollievo della Sofferenza è una delle più importanti strutture sanitarie d'Italia, voluta e realizzata dal frate grazie alle offerte  a lui devolute e ancora oggi in espansione
Nel 2004 è stata inaugurata la nuova chiesa dedicata a San Pio opera dell'architetto Renzo Piano




S. Leonardo 

Intorno a S. Leonardo, nei pressi di Siponto, confluivano i pellegrini per e da Monte S.Angelo. Nient' altro giustifica l'esistenza di un complesso così imponente e bello.
Solstizio d'estate a S.Leonardo
 La storia pone nel XII secolo la sua fondazione. E' il tempo in cui si completa l'espansione normanna nel sud Italia che contendono questi territori ai Bizantini e ai Saraceni. Con l'arrivo dei Normanni anche i percorsi devoti si affollano di genti straniere, soprattutto in concomitanza con le Crociate durante le quali era cresciuto tutto un sistema di accoglienza e di assistenza che soddisfaceva sia i bisogni materiali che spirituali. 

Fondato a pochi km da Siponto, tra il XI e XII sec dai Canonici Regolari di S.Agostino provenienti da Limoges in Francia che avevano il compito  di accudire i pellegrini, passa nel 1260 ai Cavalieri Teutonici. La parte più antica del complesso è rappresentata dalla chiesa a tre navate con cupole in asse con absidi a vista. Molto interessanti le sculture del portale. Del complesso fanno parte anche l'ospedale realizzato dai Cavalieri Teutonici nel 1327 e il monastero


S. Maria di Siponto
S.Maria di Siponto

Antica Basilica in rete metallica
Posto sulla via sacra dei pellegrini, il santuario della Madonna di Siponto sorge attiguo ai resti di una Basilica paleocristiana. Basilica che Edoardo Tresoldi fa rivivere con la sua immaginifica installazione realizzata in occasione dell'inaugurazione del parco archeologico di S.Maria di Siponto: una struttura in rete metallica leggera e trasparente che ridisegna i volumi originari dell'antica basilica a cui fa riferimento. Un'opera permanente, alta 14 metri costruita in soli tre mesi a ridosso della chiesa medievale esistente, " rende unico l'intervento e definisce un nuovo punto di riferimento nel paesaggio pugliese; un originale connubio tra archeologia e arte contemporanea che restituisce la terza dimensione ad architetture ormai scomparse, integrandosi e fondendosi con l'ambiente circostante, a fini conservativi e divulgativi" 
La chiesa medievale, invece, legata al culto della Vergine, è un singolare edificio di pianta quadrata, che ricorda architetture armene, eretto secondo gli studiosi tra il sec XI e XII. Intorno al 1060 fu realizzato il portale e la chiesa fu dotata dell'icona della Vergine col Bambino realizzata su legno di cedro e ispirata alla tradizione orientale. Fino a non molto tempo fa nella cripta della basilica era conservata una straordinaria statua della Madonna seduta in trono con il Bambino , detta " dagli occhi sbarrati" in atteggiamento di doloroso stupore. La spiegazione di questo insolito atteggiamento fu collegato ad un episodio di una la leggenda tramandata dal popolo: tanto tempo fa, una giovinetta fu violentata da un parente del vescovo dell'epoca proprio davanti all'immagine della Madonna la quale, dal momento in cui fu consumata la nefandezza, si trasfigurò: i suoi occhi furono visti diventare ogni giorno più grandi fino a restare sbarrati.